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Dr.ssa Alessia Ciccola

Psicologa-Psicoteraupeuta-Dottore di Ricerca in Scienze Psicologiche

PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA

- Riabilitazione Neuropsicologica

RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Presso il mio studio è possibile effettuare training di intervento riabilitativo di stimolazione cognitiva sia individuale che di gruppo in pazienti affetti da demenza.
Lo Scopo della dell’attivazione cognitiva non è ripristinare le funzioni cognitive danneggiate dal processo morboso, viagra quanto piuttosto rallentare la loro evoluzione attraverso l’esercizio delle abilità cognitive in modo da poter mantenere l’autonomia personale del paziente il più a lungo possibile , sale migliorare la qualità della sua vita e alleviare il carico gestionale del Caregiver (colui che si prende cura del malato).

Le LINEE GUIDA per le attività di RIABILITAZIONE del paziente geriatrico:

  • consiglia di agire sia sulle funzioni risparmiate sia su quelle compromesse
  • consiglia di agire anche sui sintomi non cognitivi, sickness soprattutto sulla depressione
  • indica come urgente la formazione di personale adeguatamente preparato che possa far fronte alla sempre maggior richiesta sul territorio
  • consiglia di coinvolgere i caregiver nel progetto riabilitativo
  • auspica prospettive di ricerca

(Ministero della Sanità, 2001)

Il training di stimolazione cognitiva può avvenire secondo due modalità:
training di gruppo o individuale:

Il Training di gruppo ha i seguenti aspetti positivi rispetto al trattamento individuale:
1. stimola il confronto e l’osservazione dei disturbi degli altri e di conseguenza la presa di coscienza dei propri limiti e possibilità.
2. Permette di sollecitare la vita sociale dei pazienti stimolando le loro abilità di riconoscimento e di applicazione di regole sociali.
È necessario che il numero di pazienti che partecipano al gruppo non sia troppo elevato (max persone ) e che il gruppo sia formato da pazienti con caratteristiche omogenee (età, livello culturale..) e un grado di deterioramento omogeneo (generalmente lieve o moderato) per poter presentare lo stesso tipo di materiale.

Il trattamento individuale si rende necessario quando il paziente ha delle caratteristiche particolari ( per esempio è molto più giovane o il suo livello culturale è particolarmente elevato rispetto agli altri componenti del gruppo) oppure nel caso in cui sia necessario intervenire su specifici disturbi comportamentali.

ATTENZIONE!!!!!
Possono essere effettuati anche interventi di stimolazione cognitiva in soggetti anziani normali con lo scopo di rallentare il normale declino cognitivo che si ha con l’invecchiamento.
La finalità ultima è di allenare le funzioni cognitive, in particolare le funzioni mnesiche e attentive, per fornire all’anziano strumenti che sia poi in grado di utilizzare nel contesto della vita quotidiana, dove c’è il bisogno di reagire ai cambiamenti fisiologici che l’invecchiamento comporta nella memoria.

In particolare si può:
1. Dare informazioni sul funzionamento della memoria nell’invecchiamento (supporto cognitivo) per mettere in luce, da una parte, le eventuali difficoltà fisiologiche legate al processo dell’invecchiamento, dall’altra, le reali capacità e possibilità presenti, spesso però non utilizzate perché non considerate e supportate, soprattutto dalla persona stessa.
2. Allenamento vero e proprio: fare esercizi di stimolazione in gruppo su capacità e funzioni cognitive specifiche.
3. Insegnare strategie mnemoniche per meglio apprendere e ricordare, che possano essere poi trasferite ed utilizzate nella vita quotidiana.
4. Supporto ed ascolto delle difficoltà di memoria e del disagio che le persone presentano (supporto emotivo).